IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto che il consiglio comunale di Casapesenna (Caserta), rinnovato
nelle  consultazioni elettorali del 29 maggio 1988, presenta fenomeni
di infiltrazione e di condizionamento di stampo camorristico rilevati
dalla relazione del prefetto di Caserta del  14  settembre  1991,  n.
286;
  Constatato  che  tali  collegamenti con la criminalita' organizzata
espongono  gli  amministratori  stessi  a  pressanti  condizionamenti
compromettendo la libera determinazione dell'organo elettivo, il buon
andamento   dell'amministrazione   di   Casapesenna   e  il  regolare
funzionamento dei servizi;
  Ritenuto che al fine di rimuovere la causa del grave deterioramento
dell'amministrazione comunale si  rende  necessario  far  luogo  allo
scioglimento  degli  organi ordinari del comune di Casapesenna per il
ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva;
  Visto l'art. 1 del decreto legge  31  maggio  1991,  n.  164,  come
convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista  la  relazione  del prefetto di Caserta del 14 settembre 1991
con la quale e' stato chiesto lo scioglimento del consiglio  comunale
di  Casapesenna  ai  sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto legge 31
maggio 1991, n. 164, convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista la proposta del Ministro dell'interno  la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 settembre
1991;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il consiglio comunale di Casapesenna e' sciolto per  la  durata  di
diciotto mesi.